Di primo acchito esseri liberi o essere liberati potrebbe sembrare la stessa cosa. Ma differenze profonde distinguono questi due concetti. La libertà è sopratutto intesa come l’indipendenza da altri. Vi sono le libertà collettive : un paese che esce dal giogo imperiale o coloniale, una regione di un paese che diventa stato indipendente, la fine di un regime politico coercitivo, la fine di un sistema mafioso. Poi vi sono i diritti personali come la libertà di voto,la libertà di espressione, la libertà religiosa , la libertà di abortire, il suicidio assistito, la libertà di unione legale e matrimoniale, la libertà di lavorare ,di istruirsi, di riposarsi, di divertirsi che hanno seguito quella dello schiavo romano quando diventava liberto,la fine dello schiavismo nelle piantagioni americane, la caduta delle caste, delle classi sociali, della segregazione razziale. Vi sono poi altre libertà ottenute da: un operaio che diventa artigiano, un divorziato che esce da un matrinonio andato male, un nuovo maggiorenne che si emancipa dai genitori….Ma ancora tante altre libertà personali sono reclamate e la lista è sempre in crescita : la libertà di produrre, di commerciare, la libertà di arricchirsi, la libertà di fumare, di bere, di mangiare a piacimento,la libertà di drogarsi, di cacciare, di pescare, di bruciare, di consumare, la libertà di rischiare la propria vita in tante maniere. Ma siamo sicuri che tutte queste libertà sono etiche ed accettabili anche quando ledono se stessi ,altre persone o la collettività? Ed in questo caso ha senso definirle ancora libertà o non sono piuttosto egoismo, addizione,ignoranza o prepotenza? Ecco allora che subentra la differenza tra libertà e liberazione. Non è una differenza netta ma un’articolazione complessa e fluttuante. I cristiani delle catacombe non erano liberi perché dovevano nascondersi ma si sentivano liberati dalle credenze e dai costumi del mondo antico.Essi non cedevano la loro liberazione nemmeno davanti alle belve del Colosseo. I resistenti al nazismo ed al fascismo erano oppressi e minacciati di morte ma la loro liberazione da queste dittature era una meta da raggiungere a qualunque prezzo,anche quello della vita. Gli schiavi brasiliani che danzavano la Capoeira si liberavano simulando la lotta sublimale. Gli esempi di liberazione collettiva ed anche individuale sono infiniti. Gesu Cristo,Buddha,Marx,Gandhi, ed altri hanno tracciato a differenti stadi vie di liberazione collettiva e personale.Ma oggi che la libertà è più che mai generalizzata ,oggi che non sono piú le grandi mete e lotte collettive a animarci, oggi che libertà è sopratutto intesa come esigenza di libera impresa, libero scambio, libero accumulo personale, libero consumo siamo come non mai prima tutti liberi ma non liberati. Il condizionamento del martellamento pubblicitario, l’emulazione consumista, la brama della proprietà privata, il condizionamento dei media manipolati e manipolanti, le paure senza prove e dati di tutti e di tutto, la xenofobia, ci rendono schiavi e incapaci di riflettere autonomamente, razionalmente, in piena libertà. Queste pratiche e questa cecità stanno portandoci verso un baratro ambientale, sociale, economico,culturale. La sola via di uscita dall’incubo e di cammino verso la riscossa è la liberazione personale che porterà a quella collettiva. Anche se è lungo e difficile questo è un percorso vitale. La liberazione si può fare su vari assi : liberarsi dalle pastoie ideologiche ed anche religiose leggendo la storia con obiettività, liberarsi dal sistema binario del tutto o niente ,rosso o nero, blù o verde, amico o nemico, partner o concorrente,buono o cattivo, utile o nocivo. La liberazione implica una filtrazione permanente degli avvenimenti, una elaborazione delle esperienze per estrarne le cose giuste, accettando che sono giuste solo le cose che possono essere buone e utili per tutti. Liberazione è accettare e dialogare con chiunque intenda fare lo stesso percorso di ricerca della migliore verità comune,comune essendo omnicomprensivo di etnie, classi sociali, regimi politici, sistemi economici e sociali universali. Allora proviamo a liberarci, passo dopo passo, giorno dopo giorno, atto dopo atto, pensiero dopo pensiero, scritto dopo scritto.